Che si tratti di un rito civile o religioso, non c’è momento più aulico e solenne dello scambio delle fedi. Testimoni e persone presenti assistono, infatti, al suggellarsi di una promessa che vuole diventare eterna: stima, fiducia, rispetto e amore reciproci.
Simbolo dell’infinito e della perfezione, il cerchio diventa la forma ideale per riassumere il senso del matrimonio e dell’amore: non ci sono angoli né interruzioni, soltanto un inesauribile infinito che diventa metafora delle due anime degli sposi, legate nel cuore.
Fedi nuziali: Le tradizioni
L’anello nuziale è l’ultimo di una serie di regali che si scambiano gli sposi. Secondo il galateo, è lo sposo a dover occuparsi di acquistare le fedi. Portate nel luogo della cerimonia dal principale testimone maschio dello sposo, possono venire poi affidate ai paggetti e alle damigelle che accompagnano gli sposi durante la marcia nuziale.
Storia della fede nuziale
In epoca Romana, gli anelli che suggellavano le promesse di matrimonio erano chiamati “vinculum”. Indossati soltanto dagli uomini, solo successivamente si cominciò a vederli anche sulle donne.
Nel Medioevo, le donne usavano intrecciare attorno all’anello un loro capello insieme a quello del futuro sposo e lo conservavano vicino al cuore nei nove giorni prima della cerimonia.
Inizialmente in ferro, è a partire dal XVI secolo che vengono prodotte fedi nuziali in oro giallo e, al loro interno, cominciano a essere incisi il nome degli sposi e la data delle nozze.
Perché la fede va sull’anulare sinistro
Questo è il dito su cui, in Italia, va la fede, ma non è così nelle altre zone nel mondo o dell’Europa. Infatti, in molte culture del nord Europa la fede si scopre sulla mano destra e, addirittura, sul pollice, come avveniva in passato in Inghilterra. In alcuni paesi dell’America Latina, infine, la fede viene portata all’anulare della mano destra.
Sono stati gli antichi Egizi a parlare per primi della “vena amoris” (vena dell’amore). Questi credevano ci fosse una vena che, partendo dall’anulare sinistro, portava direttamente al cuore, trascinando con sé anche i sentimenti.
Bisogna comunque notare che la fede è indossata sull’anulare sinistro anche per motivi di praticità: è il dito meno utilizzato.
Come scegliere le fedi nuziali
Oggi le fedi nuziali non sono esclusivamente realizzate in oro giallo ma vedono il prezioso metallo accompagnarsi all’oro bianco, rosso o al platino oppure completamente sostituito da questi.
Oltre a decidere su questo aspetto, esistono diversi modelli di fedi tra cui gli sposi possono scegliere, a seconda che la preferiscano classica, tonda o smussata, con dettagli incisi o con diamanti incastonati:
- Mantovana, più alta e più piatta e di solito più pesante.
- Umbra, con l’incisione del volto di una donna o di una coppia divisi da un bouquet di fiori.
- Sarda, decorata come un pizzo dove vi sono raffigurate due mani intrecciate, talvolta con un cuore al centro.
- Ossolana, proviene dalla Val d’Ossola, essa riporta quattro simboli: la stella alpina (purezza), il grano saraceno (prosperità), i nastri intrecciati (perpetuità dell’unione) e le mezze sfere (prolificità).
- Etrusca, piatta e decorata da scritte beneauguranti.
- Francesina, sottile e leggermente bombata.
- Ebraica, in filigrana smaltata con decorazione di perline.
- Platino, molto rara e costosa e quindi poco usata.
- Bicolore, costituita da due cerchi intrecciati di oro giallo e bianco.
- Tricolore, costituita da tre cerchi intrecciati di oro giallo, bianco e rosso.
- Unica, con incastonato un diamante.
- Speciale, in oro martellato e lavorato che dona una grande luce alla fede.
- Rosario, molto fine e con dettagli in rilievo.
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