La velazione degli sposi: dove nasce e cosa significa

Il rito della velazione è una delle pochissime funzioni consentite durante una cerimonia religiosa. Quando scegli di svolgerlo, porti con te la consapevolezza che si tratti di un momento intensamente emotivo, che sancisce la nascita di una nuova famiglia. L’origine della tradizione si avvicina al IX secolo e aveva l’obiettivo di allontanare i fedeli dalle immagini sacre per poter espiare meglio i propri peccati, in previsione della Pasqua.

Nel 2004 il rito della velazione è stato introdotto dalla revisione del rito del Matrimonio e durante il cerimoniale, si svolge dopo che il sacerdote ha benedetto la coppia. I testimoni ed i genitori vengono chiamati a tenere teso sopra il capo dei nubendi un telo bianco, mentre il sacerdote recita una toccante preghiera. Ma quali sono le origini di questo antico e toccante rito? Qual è il suo significato? Scopriamone insieme le origini.

Storia delle origini

Prende il nome da “velatio”, l’imposizione del velo sugli sposi, che riguardava i primi matrimoni cristiani. Nella tradizione latina, si usava coprire la sposa con il flammeum, un velo dal color giallo ocra, gesto che veniva definito “nubere”, ovvero coprire come una nube (da qui, il termine “nubendi”, che oggi definisce coloro che stanno per sposarsi).

Questo rituale è tuttora praticato nel rito ortodosso e ha forti similitudini con il rito ebraico: qui gli sposi, sotto un baldacchino chiamato Huppah allestito in sinagoga o nella casa dello sposo, ricevono la benedizione. Nel rito cattolico, la velazione è stata reintrodotta nel 2004, dopo la revisione del rito, e si svolge dopo che il sacerdote ha benedetto la coppia, previa autorizzazione del Vescovo, a meno che uno dei due sposi non sia ortodosso.

Come si svolge il rito della velazione

Dopo lo scambio degli anelli, vi posizionerete in ginocchio davanti all’altare per la benedizione e a capo chino, mentre il sacerdote reciterà una preghiera. La preghiera invocherà lo Spirito Santo a proteggere la coppia, affinché li unisca e infiammi il loro cuore, diventando un’anima sola:

“Dio onnipotente, guidaci in questo momento sacro in cui questi due cuori si uniscono nel vincolo del matrimonio. Benedicili con amore eterno, comprensione profonda e rispetto reciproco. Fa’ che i loro giorni insieme siano colmi di gioia, di cura, di compassione e di sostegno l’uno per l’altro. Uniscili in una sola anima e concedi loro la forza di affrontare le sfide della vita, inseparabili dal tuo amore.”

La stesura del telo permette ai genitori e ai testimoni di posizionarsi a fianco agli sposi e assumere un ruolo partecipativo che altrimenti non avrebbero nella tradizionale cerimonia nuziale. Il velo riporta alle origini del rito, rappresentando una tenda, la casa dei primi cristiani, raffigurando la nascita di una nuova famiglia.

Il velo deve essere rettangolare, bianco e realizzato in un tessuto impalpabile e leggero come il tulle o l’organza. Solitamente misura 1 m x 1.20 m, e un tempo veniva ricamato in oro con le iniziali degli sposi e la data del matrimonio. Oggi sono consentiti ornamenti molto sobri, tra cui pizzo e ricami tono su tono.

Perché inserire il rito della velazione durante la funzione?

Invitare i genitori a partecipare in maniera più attiva al vostro matrimonio è sicuramente qualcosa dal grande impatto emotivo. Il loro coinvolgimento durante il rito della Velazione concretizza il passaggio dal nucleo familiare d’origine, che rimarrà sempre per voi un punto fermo, alla vostra nuova famiglia, all’interno della quale assumerete un ruolo nuovo, pieno di responsabilità ma anche di tantissime emozioni impareggiabili.

Se anche i vostri nonni sono state figure molto importanti per voi, potrete chiamarli a partecipare al rito: sarebbe come ringraziarli di averli avuti vicino nel corso della vostra vita mentre, dal canto loro, sentiranno di aver vissuto appieno, entrando nel vostri cuori e restandoci per sempre.

 

 

Nel caso anche voi desideriate che introdurre il rito della velazione sappiate che non si tratta dell’unico rito che può essere inserito all’interno della cerimonia religiosa, ma ne esistono altri come il rito dell’incoronazione degli sposi o il rito delle candele.

 

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